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FutureFit AI crea un GPS per la tua carriera
Hamoon Ekhtiari andava ancora alle superiori quando la sua famiglia è emigrata in Nord America, ma ricorda ancora la pressione di dover trovare la propria strada nella sua nuova e sconosciuta patria. "Molto presto ho dovuto iniziare a capire (senza conoscere il Paese, il paesaggio o il mercato in cui mi trovavo) quale tipo lavoro o carriera avrei voluto intraprendere", ricorda Ekhtiari. Osservando i suoi genitori, professionisti immigrati che hanno avuto diversi problemi, dovendo cambiare nome o accettare posizioni lavorative al di sotto del loro livello di istruzione, sapeva che non sarebbe stato facile.
Ha continuato a lavorare nel settore delle risorse umane e poi nella consulenza, ma il ricordo di quei primi giorni l'ha mai abbandonato. Voleva cambiare il modo in cui le persone come i suoi genitori e come egli stesso da giovane affrontavano le transizioni di carriera, aiutandole a stabilire un percorso da seguire in circostanze difficili.
"Il futuro del lavoro sta cambiando sempre più, rendendo i percorsi verso opportunità e prosperità sempre meno visibili, prevedibili e gestibili dai singoli rispetto al passato", afferma Ekhtiari. Questo lo ha portato a collaborare con i cofondatori Terralynn Forsyth e Zeeshan Shahid per creare FutureFit AI, che collabora con imprese e governi per accelerare la trasformazione della forza lavoro fornendo ai singoli uno strumento alimentato dall'intelligenza artificiale che a loro piace definire un "GPS per la carriera".
I tre hanno capito subito che esisteva una domanda elevata per il prodotto che avevano immaginato. "Abbiamo parlato con diverse centinaia di persone che erano state licenziate e le tre espressioni che abbiamo sentito più spesso sono state: "Mi vergogno", "mi sento perso" e "sono confuso"", racconta Ekhtiari. Questo "sentirsi a pezzi e abbattuti, senza sapere cosa fare" è diventato il punto di partenza dei fondatori.
La piattaforma di FutureFit AI è stata progettata per guidare le persone in questo processo, come spiega Ekhtiari, capendo innanzitutto a che punto si trovano, quindi comprendendo dove vogliono arrivare e aiutandole a tracciare un percorso tra i punti A e B. Lo strumento parte dalle valutazioni: quali sono le qualità, le competenze e le esperienze che la persona in cerca di lavoro già possiede? Poi, gli algoritmi di FutureFit AI generano un elenco di suggerimenti basati su tre criteri: ciò che è fattibile per questa persona, ciò che è più desiderabile per lei e ciò che sarà sostenibile nel tempo.
"La sostenibilità riguarda la compatibilità di una carriera con il mercato, il suo potenziale di crescita e il suo rischio di automazione", spiega Ekhtiari. "Ci sono questioni di equità e di giustizia... abbiamo dovuto progettare i nostri algoritmi in modo da considerare cose come: solo perché sono come qualcun altro, non significa che i suggerimenti che ricevo debbano riguardare solo ciò che gli altri hanno fatto in passato, perché i mercati del lavoro non erano così aperti ed erano più ingiusti di quanto si spera lo saranno in futuro".
All'inizio il team di FutureFit AI era relativamente piccolo, ma fin dall'inizio Ekhtiari e i suoi colleghi sapevano di volere la possibilità di scalare a livello globale. Questa consapevolezza ha reso AWS una scelta naturale. Prima di entrare in azienda, il direttore tecnico di FutureFit AI, Jon Morrow, ha lavorato per quasi dieci anni nel settore dell'automazione delle infrastrutture, su piattaforme cloud come AWS. "Anch'io ho attraversato una transizione lavorativa in cui sono stato licenziato dalla mia posizione", dice Morrow, "e contribuire alla missione di FutureFit AI mi ha stimolato molto, data l'esperienza passata".
"Se si considerano i vari cloud, AWS è quello più consolidato e conosciuto, e ci è quindi sembrata un'ottima scelta quella di collaborare con l'ambiente AWS", spiega Morrow. Grazie alle sue capacità, l'azienda prevede di essere operativa in una dozzina di Paesi entro la fine dell'anno. "E questo non sarebbe stato possibile senza un partner di supporto infrastrutturale come AWS", afferma Ekhtiari.
E Morrow è d'accordo. FutureFit AI è appena stata lanciata nell'Unione Europea e, dice, "poter sfruttare tutta l'automazione che abbiamo costruito e testato nei nostri data center del Nord America per implementarla in un altro Paese ha davvero permesso all'azienda di vendere dove vuole. E da un punto di vista ingegneristico, siamo in grado di supportare tutto ciò senza dover sostenere grandi spese aggiuntive".
Oggi c'è un po' di preoccupazione riguardo all'automazione e al caos che potrebbe scatenare nei prossimi anni in tutti i settori, ma Ekhtiari vede il potenziale per sfruttare questo potere a fin di bene.
"La velocità con cui il lavoro sta cambiando e il significato che questo assume in termini di impatto sulle persone, soprattutto su quelle più ai margini, è significativa", afferma l'esperto. "L'intelligenza artificiale, per sua natura, avrà un impatto notevole, ma ha anche il potere di essere parte della soluzione, che consiste nel mitigare l'impatto facendo in modo che le persone siano effettivamente in grado di accettare lavori più in linea con la loro personalità, che siano più interessanti per loro e più piacevoli. Ma per farlo, non dobbiamo proteggere i posti di lavoro. Dobbiamo proteggere le persone".
Mikey Tom
Mikey attualmente fa parte del team AWS Startup Marketing, dove il suo ruolo consiste nel mettere in luce gli straordinari fondatori che stanno utilizzando in modo innovativo l'ecosistema AWS. Prima di unirsi ad AWS, ha accumulato esperienza nel campo del giornalismo finanziario, trattando argomenti come il capitale di rischio presso PitchBook. Durante questo periodo, si è dedicato a condurre ricerche approfondite e a scrivere articoli su tendenze ed eventi rilevanti del settore.
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